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venerdì
gen082010

Un inquilino ingombrante

È ormai noto che il tasso e la volpe utilizzino, a volte, la stessa tana contemporaneamente. Grazie all’attività di fototrappolaggio, si è scoperto che la tana di volpe, presente all’interno del Lago Boscaccio, è utilizzata anche dal tasso.


Dopo una prima fotografia l’undici luglio scorso alle 04:35, in cui si vedeva un esemplare entrare nella tana, il quattro gennaio 2010 è stato fotografato, in modo nitido, un esemplare di tasso uscire dalla tana ed avvicinarsi alla fototrappola.

Nonostante il tasso sia un animale dal carattere non proprio pacifico, quella con la volpe è una serena convivenza. Grazie a questo studio, curato dal dott. Stefano Aguzzi, responsabile della ricerca e del monitoraggio al Lago Boscaccio, fino ad ora è emerso che la tana in questione è frequentata da almeno due esemplari di volpe e da un tasso.

Il Tasso è un mammifero della famiglia dei Mustelidi. È un animale notturno che inizia la sua attività al crepuscolo. Durante l'inverno non cade in un vero e proprio letargo ma si limita a ridurre notevolmente la propria attività, rimanendo a volte inattivo nella tana anche per lunghi periodi consecutivi (Fonte: Wikipedia)

Vedi anche: La Volpe ha trovato rifugio al Lago Boscaccio e Animali del Lago Boscaccio

 

Approfondimenti sul tasso:
Meles meles (Wikipedia), Meles meles (IUCN Red List of Threatened Species)

File:Meles.meles.tracks.jpg

File:Meles.meles.tracks.on.snow.jpgSopra: Impronte sul terreno e sulla neve lasciate da un tasso - Courtesy and © James Lindsey

venerdì
set112009

Cacciatori silenziosi nell'oasi naturalistica del Lago Boscaccio

Foto © Walter Facchini

In prossimità dell'area umida, al Lago Boscaccio sono stati avvistati due esemplari di Gufo comune (Asio otus) durante la loro attività di caccia.

Il Gufo comune è un uccello da preda dalle abitudini notturne appartenente alla famiglia degli Strigidae.
Come tutti i rapaci notturni, è caratterizzato da un volo molto silenzioso grazie alla presenza di un particolare pettine presente sulle ali, denominato sfrangiatura, che permette di attenuare l’attrito con l’aria. Questo Strigiforme si nutre di una grande varietà di animali come piccoli mammiferi (topi, pipistrelli, scoiattoli, ecc.), uccelli ed insetti. Il Gufo comune è molto difficile da osservare durante il giorno quando si rifugia nel folto della vegetazione in quanto si mimetizza perfettamente con la corteccia degli alberi grazie al suo piumaggio bruno macchiettato.

Vedi anche: Il canneto del Lago Boscaccio e La biodiversità: gli animali del Lago Boscaccio

Se vuoi approfondire, leggi qui la scheda di Wikipedia.

Visita il sito: G.O.L. ONLUS - Gruppo Ornitologico Lombardo

lunedì
lug062009

La Volpe ha trovato rifugio al Lago Boscaccio

Nell'area naturalistica del Lago Boscaccio è in atto, da alcuni mesi, uno studio sui mammiferi presenti nell'area. Questa classe di vertebrati comprende molte specie elusive e diffidenti nei confronti dell’uomo, specie quindi molto difficili da osservare e che spesso sono indicatori di buona qualità ambientale.

Questo studio, il cui responsabile è il dott. Stefano Aguzzi, è suddiviso principalmente in due progetti:
un censimento delle specie di roditori ed insettivori (talpe e toporagni) presenti ed un censimento delle specie di carnivori. In particolare, il secondo progetto consiste nel fototrappolaggio: si cerca di attirare, con delle esche, gli animali nei pressi di trappole fotografiche. Fino ad ora, sono stati fotografati almeno due esemplari di volpe, anche vicino alla tana. La presenza della volpe era stata già accertata negli anni passati, ma queste sono le prime foto della specie scattate all’interno dell’area protetta.

martedì
lug222008

Il Colombaccio (Columba palumbus)

Il Colombaccio (Columba palumbus), rappresentante della famiglia dei Columbiformi, sembra un grosso piccione, ha forme pesanti e massicce, becco appuntito ricurvo all'apice, tarsi brevi, ali e coda piuttosto lunghe. II piumaggio in entrambi i sessi è di colore grigio-bluastro con parti inferiori sfumate di rosso-vinato, collo ornato da piume a riflessi verdi e purpurei, ampia banda bianca attraverso l'ala, macchia bianca ai lati del collo molto evidente, becco rosato alla base e giallognolo all'apice e zampe rosa.
Habitat: A differenza della tortora dal collare orientale o del piccione, il colombaccio predilige le campagne alberate, le zone boscate sia di latifoglie che di conifere purché mature e non lontano da coltivi o piantagioni di pioppi. Di rado quindi frequenta l’ambiente urbano.
Biologia e comportamento: Si ciba in prevalenza di semi di graminacee e leguminose, ghiande, faggiole e altri frutti di piante forestali, foglie, germogli, bacche; occasionalmente cattura insetti e vermi. Durante il periodo invernale è netta la sua predilizione per i coltivi (in particolare per le stoppie di mais) inframmezzati da filari o da pioppeti.
Il colombaccio è una specie stanziale e migratrice. Oltre ad un numero ridotto di individui che rimangono tutto l`anno sul nostro territorio, a basse altitudini e con poche precipitazioni nevose, si osservano un numero variabile di individui migratori. Specie fortemente gregaria durante le migrazioni ed in inverno, durante il periodo riproduttivo diventa territoriale con coppie isolate.
Alla fine di febbraio si possono osservare le prime spettacolari parate accompagnate da posture tipiche.
Specie cacciabile, la loro caccia ha origini antichissime e, ai tempi dello Stato Pontificio, era oggetto di un cospicuo numero di bandi e leggi apposite.

In data 13/07/2009 alle ore 10.00 è stato inanellato un esemplare presso la stazione ornitologica del GOL al Lago Boscaccio.

Misure biometriche rilevate:
Corda massima: 244,00 cm
Tarso: 31,0
Terza remigante: 155,00 cm
Età: 5 (secondo anno: soggetto nato nell’ultimo anno trascorso ed ora nel suo secondo anno).
Sesso: 0 (non attribuibile)
Muscolo: 2



Foto: © Carlo Merlini

martedì
lug222008

Il picchio verde (Picus viridis)

I picchi verdi (Picus viridis), appartenenti alla famiglia dei Picidi, sono uccelli perfettamente adattati alla vita arboricola; presentano una coda rigida a forma di cuneo, sulla quale appoggiarsi e distribuire quindi le forze durante la percussione. Hanno quattro dita uncinate e robuste, due in avanti e due rivolte all'indietro per rimanere aggrappati saldamente al tronco.
Nei picchi è caratteristica la lunga lingua vischiosa (arriva fino a 10 cm) che può essere estroflessa fino a diversi centimetri di distanza: è appiccicosa ed è provvista sulla punta di piccoli arpioncini nei quali le larve e le pupe restano impigliate. A riposo la lingua è arrotolata in una cavità che termina sul vertice del cranio. Dotati di un becco dritto e robusto saldato con la calotta cranica, i picchi verdi hanno sviluppato una specie di "ammortizzatore" che isola il cervello dalle tremende sollecitazioni del lavoro di scavo. Volo con lunghe ondulazioni e voce simile ad una risata ne rivelano la presenza.
È un picchio di dimensioni medie, ha le parti superiori verde scuro, il groppone e il basso dorso gialli e le parti inferiori verde-grigio chiaro, più chiaro nelle parti inferiori, con banda rossa sulla sommità del capo e ampi "mustacchi" rossi alla base del becco, bordati di nero nel maschio.

Habitat: frequentano boschi maturi, soprattutto di latifoglie, con presenza di alberi morti ricchi di cavità; prediligono le zone alberate discontinue, alternate da zone coltivate.
Biologia e comportamento: si nutrono di insetti xilofagi e larve; si cibano anche di bacche e germogli ed è l'unica specie di picchio che scende regolarmente a caccia anche sul terreno alla ricerca di formiche e delle loro larve di cui è ghiotto.
La loro presenza è un buon indicatore di boschi sufficientemente strutturati e con alberi disetanei e maturi. Il picchio verde, insieme ad altre specie di uccelli, è un indicatore biologico la cui presenza rappresenta l’equilibrio biologico del territorio in quanto è sensibile alle variazioni dei fattori ecologici determinati generalmente dall’azione dell’uomo.
 
In data 13/07/2009 ore 9.00 è stato inanellato un Picchio verde presso la stazione ornitologica del GOL al Lago Boscaccio.

Misure biometriche rilevate:
Corda massima: 158,00 cm
Tarso: 31,2
Terza remigante: 120,00 cm
Età: 3 (primo anno: soggetto completamente sviluppato, nella stagione riproduttiva dell’anno in cors).
Sesso:0 (non attribuibile)
Muscolo: 2
Peso: 158,9 gr.


Foto: © Carlo Merlini